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Da vedere a Sant'Anatolia di Narco

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    Abbazia di San Felice di Narco

    Su di un colle isolato nel mezzo della valle del Nera, sorge il paese di Castel San Felice, castello medioevale completamente cinto da mura e con tre porte di accesso. L'impianto urbano è tipico dei castelli arroccati sulla sommità di un colle e cioè con strade anulari concentriche ed intersecate da vicoli radiali molto ripidi.

    Ai piedi del paese sorge il complesso abbaziale di San Felice di Narco, con Chiesa del XII° secolo, uno dei più bei esempi di architettura romanica in Umbria, possente torre campanaria ed edifici monastici annessi, di qualche secolo più tardi.L'origine risale all'epoca dell'emigrazione di una colonia di eremiti Siriaci, che si sono stanziati lungo la valle del Nera e nel Monteluco di Spoleto.         

    Nella cripta della chiesa c'è un sarcofago di pietra dove si conservano le spoglie di San Felice, di Mauro suo padre e della nutrice, primi abitatori di questo luogo di culto. La bellissima facciata, con splendido rosone, i simboli dei quattro evangelisti e le sottostanti storie di San Felice, costituisce senz'altro il più importante tesoro del nostro comune e fa da preludio al semplice ma maestoso interno con presbiterio rialzato, delimitato da plutei cosmateschi.                   
    L'intero complesso è stato oggetto di un accurato restauro che ha ripristinato tutti gli ambienti monastici, il cortile, la sorgente miracolosa e la prima grotta eremitica, il tutto da destinare come centro di accoglienza religiosa.

    Nei pressi dell'abbazia si trova un ponte medioevale che attraversa il fiume Nera immettendosi nella vecchia strada della Valnerina, poco discosta c'è l'osteria, un tempo usata dai viandanti, attualmente ristrutturata a cura della Comunità Montana della Valnerina.
     

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    Castello di Sant’Anatolia di Narco

    Il castello di Sant’Anatolia di Narco è ubicato sulla sinistra del fiume Nera, lungo l’antica strada della Valnerina.
    Di origine medievale, sorge ai margini di una terrazza fluviale, già abitata dall’antico popolo dei Naharci, con mura di cinta, torrioni e tre porte di accesso. Dentro le mura si può ammirare la disposizione urbanistica, molto originale, data la presenza contigua di case comuni e di palazzetti gentilizi, divisi tra loro da vie molto strette.

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    Ex Convento francescano di Santa Croce

    Vicino al paese sorge il complesso dell'ex Convento francescano di Santa Croce, dei Minori Osservanti, probabilmente risalente al secolo XIII°, ma con rifacimenti degli inizi del 1600. La Chiesa è stata trasformata recentemente in Sala Campani e dedicata ai fratelli ottici ed orologiai romani del sec. XVII°, originari di Castel San Felice; gli ambienti monastici, con tracce di decorazione pittorica, sono destinati a raccolta etnografica ed altri ad appartamenti, ma è in corso un progetto per il ripristino dell'intero immobile da destinare a Museo del filato e del tessuto in Valnerina. Dalla moderna strada d'accesso al paese, si diparte la vecchia via comunale per Caste San Felice, dove c'è un interessante itinerario che tocca un'antica fonte cinquecentesca. i ruderi di un mulino ad acqua e la chiesetta campestre denominata La Pia,  eretta probabilmente sul sito dell'antica Pieve di Santa Maria di Narco; nei pressi sgorga anche la sorgente che alimenta il canale di adduzione del mulino.  
     

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