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Sellano

Stemma comunale

Sellano è situata lungo la valle del torrente Vigi, affluente di destra del Fiume Nera, ed il suo territorio si estende per 85 kmq.

Castello che nell'aspetto attuale risulta interamente tardomedievale, sorto in corrispondenza di itinerari che attraverso la valle del Vigi collegavano la Valnerina con Foligno e il Camerte e raggiungevano Spoleto lungo la Via della Spina.

Il suo territorio, collocato in una delle aree paesaggisticamente più interessanti e tipiche del Subappennino umbro, è punteggiato da numerosi villaggi, ognuno dei quali conserva memorie e testimonianze di antiche epoche, particolarmente del cosiddetto stile architettonico “romanico campestre” e dell’arte gotica e rinascimentale umbra minore.

La storia

Le origini si perdono nella leggenda, dovute forse alla tribù romana dei Syllinates ricordata da Plinio o addirittura ai seguaci di Lucio Cornelio Silla, che sembra la fondarono nell’84 a.C dandogli il nome del loro capo.

Vanta quindi una probabile origine romana collegabile ad un supposto presidio della gens “Suilla” o dei “Suillates”, come nominati nel I sec. d.C. da Plinio il Vecchio nella sua Historia Naturalis; così almeno ipotizzarono gli storici spoletini Severo Minervio, nel XVI secolo, e Achille Sansi, nel XIX secolo.

L’abate folignate Ludovico Jacobilli invece, nel sec. XVII, raccolse una tradizione che voleva collegato il nome di Syllanum alla presenza di retrovia di soldati dell’esercito di Silla (Sylla), durante la prima guerra civile, collocando la sua fondazione nell’89 a.C.

La sua origine risale comunque alla colonizzazione Romana e fu fondata dai seguaci di Lucio Silla, che in questo luogo avevano trovato rifugio dopo aver combattuto contro Spoleto.

Forse parte, fino alla seconda metà del XII secolo, del feudo appenninico dei conti germanici degli Alviano, probabilmente fu tra i primi castelli, in quest’area, a sviluppare la prassi delle affrancazioni e la struttura del comune autonomo montano, stabilendo in un secondo momento un patto federativo e difensivo con l’espansionista comune di Spoleto, nella cui Diocesi, come tutta la Valnerina, era del resto incluso fin dagli albori del Cristianesimo e del dominio longobardo.

Nel medioevo ebbe un particolare peso strategico, determinato dalla sua posizione geografica,  e per questo fu assoggettato ai longobardi e quindi compreso nel Ducato di Spoleto, dopo essere stato sotto il dominio dei Signori di Norcia (XII secolo).

Passato allo Stato Pontificio nel XIII secolo, divenne nel sec. XIV Feudo dei Colligola, signori di Montesanto.

Mai abbastanza forte da poter essere indipendente, ma ritenuta sempre un' ottimo punto strategico per la sua posizione geografica, nei secoli il suo destino diviene indissolubilmente legato a quello dei centri vicini.

Di marcate tendenze ghibelline e autonomistiche, fu in varie occasioni, fino al 1523, a capo o in compartecipazione a moti di ribellione e di rivendicazione politica e statutaria.

In seguito alla definitiva pacificazione, visse come “terra” del Distretto spoletino, fino all’epoca delle guerre napoleoniche, sviluppandosi successivamente e gradualmente in Comune autonomo, ampliando la potestà amministrativa e territoriale sugli ex castelli limitrofi di Montesanto, Cammoro, Orsano, Apagni e Postignano.

Nel 1860 anche Sellano votò per l'annessione al Regno d'Italia.
 

 

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