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Cerreto di Spoleto

Stemma comunale

Le prime notizie storiche ruotano intorno al XII secolo, ma la nascita di Cerreto risale sicuramente al 290 a. C. quando avviene la romanizzazione del territorio ad opera delle legioni del console M. Curio Dentato.
Nell'età tardo imperiale il cristianesimo si propaga anche in queste valli; dalla valle del Nera scende, nel V secolo, il grande S. Benedetto da Norcia e cominciano a sorgere i vari monasteri benedettini.
Nell'alto medioevo, in epoca longobarda, si sono create nel territorio spoletino circoscrizioni dette castaldi o gastaldi, fondi rustici con amministrazione giuridica, economica e militare, gestita da funzionari del sovrano longobardo. Cerreto fece parte di quello di Ponte.
Fra il IX ed il X, i Saraceni invadono il territorio ducale di Spoleto costringendo i signori feudali ad erigere rocche e castelli. Nel 1221 i cerretani si sottomisero a Spoleto e qualche anno dopo, nel 1225, si fece sentire l'egemonia della Chiesa quando furono costretti a giurare fedeltà al cardinale Colonna, rettore del ducato di Spoleto. Continue discordie si interponevano tra i cerretani che volevano acquistare autonomia politica e amministrativa ed il comune di Spoleto che fu costretto a nominare frate Elia, ministro dei frati minori, il quale cercò di sedare i dissensi.
Per liberarsi da Spoleto, nel 1442, insieme con Ponte, si dette a Francesco Sforza , ma Nicolò Piccinino riportò il territorio sotto la giurisdizione della chiesa. Per un periodo venne affidato al governo di Norcia che ne fece richiesta, ma poi tornò sotto il ducato di Spoleto. Le continue lotte fra Spoleto e Norcia finirono per dividere Cerreto in due fazioni. Solo ne 1446 Spoleto ebbe la vittoria; vennero ricostruite le mura, riacquistata Rocchetta, che era rimasta sotto il dominio di Norcia e venne riorganizzata l'amministrazione locale.

Anche se conteso tra i comuni di Norcia, Spoleto ed il ducato di Camerino, Cerreto cercò sempre la sua autonomia. Feroci ribellioni dei cerretani si ebbero nel 1523 quando il bandito Petrone da Vallo, terrore della zona e nemico del comune di Spoleto, vi si rifugiò e riuscì ad uccidere il governatore pontificio.
Nella seconda metà del ‘500 tornò sotto la giurisdizione della Chiesa, fino a quando nel 1569 fu definitivamente aggregato alla prefettura della montagna, con sede a Norcia.
Solo nell'800, con i francesi, tornò a far parte della giurisdizione spoletina e con il Regno d'Italia acquistò la sua autonomia amministrativa.

Castello di origine medioevale sorto su un insediamento preesistente sul colle San Sebastiano, si trova in posizione panoramica, a dominio della confluenza delle strette valli del Vigi e del Nera, che lo circondano dai due lati.
Una leggenda locale, riportata da diversi storici, narra che il paese sia stato fondato nell'ottocento dai Franchi che erano scesi al seguito di Carlo Magno per contrastare il potere del potente gastaldato longobardo di Ponte.
Il suo nome deriva dalla diffusa presenza di piante di cerro e, tra l'altro, fino al secolo scorso si poteva ammirare una quercia centenaria nella piazza principale del paese.
Il cerro è anche presente nello stemma comunale
La storia documentaria della fondazione del castello inizia però nel XII secolo, quando si sottrae al gastaldato longobardo di Ponte e si erige a libero comune sotto la protezione della Chiesa, sfruttando la sua posizione strategica di confine tra i comuni di Spoleto e di Norcia e il Ducato di Camerino.
Si pensa che Cerreto di Spoleto abbia conosciuto epoche particolarmente splendide come testimoniato dai vari palazzotti gentilizi presenti nel tessuto urbano ed in particolar modo sulla piazza principale dedicata a Giovanni Gioviano Pontano, illustre poeta umanista e politico nato a Cerreto, che visse per lo più a Napoli e precisamente presso la corte degli Aragonesi, di cui fu potente funzionario.